PARCO CHIGI

Il Parco Chigi rimarrà chiuso alle visite per l'inizio dei lavori di manutenzione straordinaria fino al termine dei lavori. Palazzo Chigi invece continuerà a seguire i soliti orari di apertura



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    PIANO NOBILE

    Il piano nobile, che ha il suo fulcro nella Sala Maestra, è diviso in due settori tra loro indipendenti. L’ala est, accessibile dalla “scala maestra”, ospitava l’appartamento del principe Chigi articolato attorno alla Sala da pranzo d’Estate, mentre l’ala ovest, accessibile dalla “scala nera”, era destinata al primogenito, attorno alla Sala dell’Udienza (Salone Giallorosso).

    La necessità di una sede adeguata al fasto e al prestigio della famiglia, che nel ‘700 raggiunse il suo apogeo con il pieno inserimento nell’aristocrazia nera papalina e la nomina al maresciallato di Santa Romana Chiesa, comportarono la necessità di un ampliamento del palazzo con la costruzione dell’ala nord-ovest su commissione di Augusto Chigi nel 1740. In quest’ottica nel ‘700 l’ala est del piano mezzanini venne riservata all’appartamento della principessa, comunicante tramite la scala interna adiacente la Sala da pranzo d’Estate con l’appartamento del principe al piano nobile. Tra il 1780 e il 1790 Sigismondo Chigi ristrutturò l’appartamento neoclassico nell’ala sud ovest, affidandone la decorazione ai maestri romani della decorazione d’interni. Importanti trasformazioni nell’assetto delle sale ebbero luogo dopo la divisione patrimoniale del 1916 e la vendita del palazzo di piazza Colonna allo Stato Italiano nel 1917.

    La drastica riduzione dei componenti della famiglia e di contro la carriera diplomatica di don Ludovico Chigi, culminata con l’elezione a Gran Maestro del Sovrano Ordine di Malta nel 1931, comportarono la necessità di ridimensionare la parte abitativa e migliorare quella di rappresentanza. All’epoca numerosi importanti arredi vennero trasferiti ad Ariccia, con modifiche anche nella destinazione di alcuni ambienti. Nella Sala da pranzo d’Estate venne montato il parato in cuoio della omonima sala di Roma, predisposto il basamento a boiserie, approntato il pavimento “alla veneziana”.

    Venne creato il collegamento con il sottostante cucinone e la dispensa al piano terra, costruendo una scala di servizio in legno nel vano che fino ad allora aveva ospitato la “galleria delle Belle” (oggi occupato dall’ascensore, posto in opera nel 1999). La serie delle belle venne collocata nell’attuale sala, dipinta color rosso pompeiano secondo il gusto del tempo, mentre la vicina Sala da pranzo d’Inverno fu destinata alle stagioni di Mario de’ Fiori. La Farmacia fu trasferita nel torrione verso la piazza, già camera da letto della principessa Maria Virginia Borghese Chigi, e viceversa gli arredi della camera furono spostati nel torrione nord-est, attuale Camera Verde.

    Il Piano Nobile

    le sale

    • Sala dei servitori (Sala dei sughi d’erbe)
    • Sala maestra
    • Camera dei paesaggi
    • Galleria
    • Sala albani
    • Grottesche
    • Camera rossa
    • Don Mario
    • La farmacia
    • Stanza delle belle
    • Stanza dell’Ariosto
    • Stanza delle suore
    • Sala del trucco
    • Salone giallorosso
    • Camera verde
    • Sala da pranzo d’Estate

    PIANO TERRA LE STANZE DEL CARDINALE

    L’appartamento detto “stanze del cardinale”, situato nell’ala sinistra al piano terra del palazzo, è formato da sette ambienti riferibili alla fase Savelli (1594-96 ca.) e quattro alla seconda fase Chigi (1740).

    Costituiva l’appartamento privato del cardinale Flavio I, che fece decorare le volte da Pietro Mulier detto “il Tempesta” e Jean de Momper con sfondati illusionistici recanti uccelli e segni zodiacali primaverili ed estivi, relativi al periodo dell’anno interessato dalle villeggiature dei Chigi. Probabilmente fu Bernini a suggerire questo tipo di decorazione, priva di ornamentazioni architettoniche e geometriche.

    L’appartamento divenne poi residenza degli altri cardinali Chigi, Flavio II e Flavio III, mentre nel Novecento fu riservato ad alloggio del Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta, don Ludovico Chigi. Dopo acquisizione pubblica del palazzo nel 1988 è rimasto in usufrutto fino al 1999 all’ultimo proprietario, Agostino Chigi, ed è stato aperto al pubblico nel 2003 con il riallestimento, che ha riproposto le destinazioni originarie delle sale.L’appartamento detto “stanze del cardinale”, situato nell’ala sinistra al piano terra del palazzo, è formato da sette ambienti riferibili alla fase Savelli (1594-96 ca.) e quattro alla seconda fase Chigi (1740).

    Costituiva l’appartamento privato del cardinale Flavio I, che fece decorare le volte da Pietro Mulier detto “il Tempesta” e Jean de Momper con sfondati illusionistici recanti uccelli e segni zodiacali primaverili ed estivi, relativi al periodo dell’anno interessato dalle villeggiature dei Chigi. Probabilmente fu Bernini a suggerire questo tipo di decorazione, priva di ornamentazioni architettoniche e geometriche.

    L’appartamento divenne poi residenza degli altri cardinali Chigi, Flavio II e Flavio III, mentre nel Novecento fu riservato ad alloggio del Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta, don Ludovico Chigi. Dopo acquisizione pubblica del palazzo nel 1988 è rimasto in usufrutto fino al 1999 all’ultimo proprietario, Agostino Chigi, ed è stato aperto al pubblico nel 2003 con il riallestimento, che ha riproposto le destinazioni originarie delle sale.

    Piano terra le Stanze del Cardinale

    le sale

    • Cappella
    • Cucinone
    • Sala dell’archibugio
    • Camera dei gemelli
    • Sala del leone
    • Stanza della vergine
    • Anticamera
    • La sala del cancro
    • La sala delle carte cinesi
    • La sala delle carte a cimatura
    • La sala dei cani
    • La stanza rossa
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